Dobbiamo mettere le persone, non le macchine, al primo posto nei sistemi di trasporto.La città è il territorio del pedone. Il territorio del pedone non deve essere solo l’attraversamento pedonale, considerata la riserva indiana del pedone.
Sarà un “percorso ” lungo ma che non potrà essere fermato. Il “percorso ” all’indietro è cominciato e non potrà essere arrestato. Le auto lasceranno spazio a nuovi “spazi” urbani non solo per le persone ma anche per il verde e le piante, per gli animali di affezione. Per la natura, per la bellezza! Le piante, il verde, il “decongestionamento dal cemento e dal bitume (in più, da rimuovere) sulle strade, gli orti civici, l’uso ridotto dei veicoli inquinanti e privati, il potenziamento del trasporto pubblico locale sono alcune delle azioni di governo sulle quali coinvolgere i cittadini nelle città.
Alcune idee per la Governance della mobilità dolce e sostenibile e per un programma “radicale” con al centro le persone e non la motorizzazione privata.
Un contributo per Gruppi di lavoro della Consulta per la mobilità dolce, sicurezza stradale e sostenibilità: un progetto di mobilità come mai praticato fino ad oggi. A piedi, in bicicletta, col trasporto pubblico e con auto (autonoma) condivisa. Un piano straordinario di investimenti nel trasporto pubblico locale. Per superare le vecchie logiche del passato.
1. VISIONE E GOVERNANCE DELLA CITTA’ INTELLIGENTE
Una “visione” di città che ridisegna il suo assetto urbano di mobilità dolce e sostenibile. Le persone, non le macchine, al primo posto nei sistemi di trasporto. Idee della città intelligente dalle quali far scaturire progetti di “adeguamento” e sistemazione coerente. Interventi urbanistici possibili e necessari, disegno ed arredo urbano, sviluppo urbano (ridefinizione spazi, isole ambientali, verde pubblico, mobilità per lavoro e studio, valorizzazione della bellezza sostenibile). Ridefinizione delle quote delle differenti modalità di trasporto.
Necessario un Ufficio per la mobilità dolce e sostenibile e la sicurezza stradale. Come leva in mano al Sindaco per esercitare la necessaria, legittima, azione di governo coordinando gli sforzi di tutti gli assessorati. Un Ufficio con uno staff e un coordinatore a disposizione del sindaco (suo delegato).
2. MOBILITA’ DOLCE E SOSTENIBILITA’
Le utenze vulnerabili: un “ribaltamento culturale” della prassi corrente del paradigma della mobilità. Riduzione progressiva della mobilità motorizzata privata. Riequilibrio e sicurezza delle modalità di spostamento (pedonale, ciclabile, merci e persone, Trasporto Pubblico Locale e intermodalità), moderazione traffico, infrastrutture sicure e manutenzione programmata, innovazioni tecnologiche; enforcement: controllo velocità, sosta selvaggia, sicurezza attraversamenti pedonali, marciapiedi e scivoli, piste ciclabili.
2.1 Mobilità dolce e sostenibile
Pedonabililtà e ciclabilità asset strategici, riduzione motorizzazione privata, moderazione velocità,forte potenziamento del Trasporto pubblico locale, moderazione del traffico.
2.2 Sicurezza stradale
Manutenzione programmata delle strade e difesa dei pedoni, contrasto alla sosta selvaggia e alla velocità. Programmi di controllo quotidiano sulle strade, ausilio delle più moderne tecnologie.
3. CULTURA, FORMAZIONE E COMUNICAZIONE
Nuova cultura della mobilità dolce e sostenibile e della sicurezza stradale. Coinvolgimento scuole ed università, media locali e nazionali, formazione addetti al settore (pubblico e privato), operatori e scolari/studenti scuole ogni ordine e grado. Partecipazione dei Municipi cittadini.
3.1 Nuova cultura della sicurezza stradale.
Applicazione art. 230 CDS; educazione nelle scuole: una nuova visione della mobilità non centrata sulla motorizzazione privata, Responsabilità e diritto alla salute. Formazione degli operatori nelle scuole e alunni/studenti. Parti della città sempre più libere dalla motorizzazione privata, Educazione alla guida autonoma condivisa, al Car sharing, al bike sharing, ecc.
3.2 Cultura e comunicazione
Promuovere una Carta dei diritti delle persone in movimento a Roma: incontri con operatori della comunicazione (editori carta stampata e social media e televisivi, giornalisti, creativi, Agenzie, Università).
4. STRADA, AMBIENTE, SALUTE
Studio e monitoraggio specifico su Roma: danni alla salute per utilizzo di carbone ed idrocarburi fossili prevalentemente (circolazione stradale, riscaldamento, industrie, ecc.) e delle collisioni stradali.
Obiettivo anche per Roma entro il 2040: non più utilizzo di carbone e idrocarburi fossili nell’area urbana e stop alle auto che utilizzano idrocarburi fossili.
Partecipazione diretta dei cittadini alle scelte, amministratori locali (Municipi), ed assessorati del Comune. Agenzie sanitarie locali e nazionali.
Come rendere le città più sostenibili e e migliorarci la vita. Invertire la rotta: più trasporto pubblico e meno auto, più ciclabilità e pedonalità nelle città.
Serve un incarico internazionale per un Bando che affidi a specializzate Aziende (che hanno esperienza certificata nel settore) per ridisegnare la “nuova” città antica. Servono urbanisti, filosofi, psicologi del traffico, antropologi, medici dell’ambiente, storici dell’arte, giuristi dell’ambiente, arboricultori urbani, climatologi, ingegneri, architetti, agronomi.
– Ridisegnare strade, piazze e spazi pubblici delle città (a favore dei pedoni in particolare);
– Aumentare il verde urbano (e realizzare spazi di foreste urbane);
– Una mobilità verso “emissioni zero”;
– Priorità alla mobilità pubblica;
– Fuori i diesel e i veicoli più inquinanti dalle città;
– Road pricing e ticket pricing;
– Riqualificazione degli edifici pubblici e privati;
– Riscaldarsi senza inquinare;
– Rafforzare controlli su emissioni auto, caldaie, edifici;
– Intervenire su industrie e aree portuali.
– Fare un piano di messa a dimora di orti civici partendo dalle periferie.