Il ventennio rischia di chiudersi malissimo per la mobilità in Italia (questo, purtroppo è sicuro) e la sicurezza stradale (i dati non sono confortanti). Il 2017, intanto. Le vittime della strada tornano a crescere, con incrementi compresi tra il 6,7 e l’8,2% (dati ISTAT primo semestre 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016). E’ molto probabile che l’anno si sia chiuso vicino o sopra il 10% di aumento di morti e soprattutto di feriti gravi. Un dato gravissimo che dimostra l’inerzia del Governo Gentiloni.
La legge sull’omicidio stradale non é un deterrente, i morti e i feriti aumentano. Migliaia di vittime senza giustizia e senza assistenza. Anche il Governo Gentiloni e i precedenti (di centro, destra e sinistra) responsabili del completo abbandono delle politiche di sicurezza stradale, di giustizia, di risarcimenti equi, di nuove politiche di mobilità. Asserviti agli interessi delle Compagnie di assicurazione, delle case costruttrici di veicoli, di produttori di petrolio e carbone che intossicano coi loro fumi le città e oltre 90.000 persone all’anno in Italia ne muoiono. Non solo morti da collisioni stradali, ma anche da inquinamento.
Il Piano Nazionale della sicurezza stradale (L. 144/1999) è fermo a oltre 10 anni fa. Non è stato più aggiornato e finanziato. Nelle Leggi di stabilità non ci sono poste per la mobilità e la sicurezza stradale. I proventi delle multe in violazione del Codice della strada vengono lasciate dal Governo nella discrezionalità (del loro utilizzo) ai Comuni metropolitani!
1. “Metropolitane: in Italia ci sono in tutto 224 km di linee: la capitale spagnola, Madrid, ne ha 293 e Parigi 220 [..] Milano ha 101 km di metrò, la capitale Roma solo 60, un quinto di Madrid. Napoli ha circa 20 km di metrò, Brescia 14, Torino circa 13 km, Catania 9, Genova 7. Numeri da terzo mondo, se si considera che l’area metropolitana di Roma conta 4,3 milioni di abitanti” (Corriere della Sera).
2. Il Trasporto pubblico locale è sotto gli occhi di tutti: mezzi fatiscenti, tagli continui spostano le persone verso l’uso del mezzo privato! Governi scaricano sui Comuni (la finanza locale viene sforbiciata ogni anno) e Comuni se la prendono col Governo! Nel mezzo ci sono i cittadini a farne le spese. Decine di organizzazioni vi chiedono un cambio radicale rispetto ai decenni passati nelle politiche di mobilità, di sicurezza stradale, di salute (nelle città in particolare) per i cittadini e di sostenibilità ambientale. Per questo Vi chiediamo di concordare un incontro per dettagliarvi tutte le misure e le fonti finanziarie necessarie per avviare un nuovo rinascimento per il nostro Paese. L’alternativa, forse la immaginate anche voi: il Baratro!
Giuseppe Guccione Presidente Fondazione Luigi Guccione
Alfredo Giordani Rete#Vivinstrada