Le famiglie, i bambini al centro del progetto di nuova socialità; per invertire il paradigma della mobilità: i loro bisogni ad una mobilità autonoma, sicura, non inquinata.

Una mobilità in prevalenza incentrata sul trasporto pubblico locale e su quello condiviso a basso impatto ambientale che dia, però, centralità alla pedonalità ed alla ciclabilità (anche nel codice della strada).

Bambini “sentinelle” della qualità della vita, della sicurezza urbana. Bisogna costruire una nuova “visione” di convivenza civile che guardi allo sviluppo come fattore di crescita che non minacci e distrugga l’ambiente, che dia pari opportunità ai cittadini e alle generazioni. Uno sviluppo economico diffuso e di mobilità che abbandoni, progressivamente, le energie da combustibili fossili per quelle alternative.

Nel 2017 hanno perso la vita, nel Mar Mediterraneo, 3.116 migranti, nel tentativo di raggiungere l’Europa. Un dato, seppure drammatico, in forte calo rispetto agli ultimi anni. Tra collisioni stradali e per inquinamento urbano nel 2017 sono morte 94.283 (per 4 quinti da particolato, usura gomme auto e freni, uso idrocarburi fossili, ecc.).

L’Italia conta 250 morti e 245 milioni di euro di costi sociali ogni giorno!

Responsabilità istituzionali: morti sulla strada, asfissiati nelle città. Quale mobilità? Nel 1969 c’erano 9.173.700 veicoli circolanti in Italia. Nel 2017 i veicoli circolanti sono stati 51.448.065! I viadotti, come quello di Genova (1963-1967), sono stati costruiti quando in Italia c’erano un numero 6 volte inferiore di veicoli!

Per 60 anni si è puntato solo sulla mobilità privata. Il codice della strada ne è stato e ne è lo strumento di morte (240 articoli e 320 articoli del Regolamento di esecuzione e di attuazione!).

I Governi di tutti questi decenni subalterni ai produttori di auto, di carburanti fossili per autotrazione, alle compagnie di assicurazione.

Le #Vittimestrada vittimizzate anche dalle Istituzioni. Nonostante la legge preveda assistenza ai grandi #Disabili niente assistenza dopo 5 anni dalla collisione.

Pedoni, ciclisti, bambini, disabili, anziani le vittime predestinate. Senza che le Istituzioni, locali e nazionali predisponessero idee ed azioni per porre rimedio al disastro. #Bambini vittime in aumento. #Pedoni vittime in aumento.

Da oltre dieci anni nessun finanziamento per una mobilità alternativa, per la sicurezza stradale e per combattere la morte da inquinamento nelle città.

Occorre un cambiamento di paradigma culturale della mobilità di persone e merci per oggi ed per il futuro. Al centro del sistema ci devono stare le persone non le auto. Ed ancora dobbiamo spiegarne il perché!

E cambiamenti diffusi nello “scardinare” modi ed abitudini di vita che ci complicano l’esistenza. Ma il Governo deve “imporre”, fino ad esercitare la sussidarietà, agli stessi enti locali, azioni più “effettive” per il bene dei cittadini che amministrano.

Tutti devono pensare ai bambini, ai disabili, alle persone anziane quando agiscono il loro potere.

Se lo faranno, la vita migliorerà per tutti.

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